Il Tiramisù: leggenda, comodità o strategia di vendita?
Qualche cenno storico e alcune riflessioni per chi vuole proporlo al ristorante
Con questa domanda provocatoria apriamo una corposa parentesi sul Tisamisù, sollecitandovi a dire la vostra qualora abbiate pensieri a riguardo!
Una premessa: non vogliamo mettere in discussione uno dei dolci più diffusi in Italia e conosciuti al mondo, sia chiaro. Semmai, vogliamo alimentare il dibattito e fornire qualche spunto di riflessione (oltre che suggerirvi alcune materie prime per la preparazione… naturalmente!).
Una tradizione che ciascuno trattiene a modo proprio
In Veneto siamo legati al Tiramisù per tradizione; è un rapporto segnato da confidenza, familiarità, ricordi che si perpetuano in molti casi sin dall’infanzia. Molti di noi hanno in memoria le teglie accuratamente preparate in casa - con tuorli d’uovo montati con lo zucchero, biscotti imbevuti nel caffé, una crema soffice di cui ognuno detiene una preziosa ricetta - ultimate con una generosa spolverata di cacao. Ma proprio in questo legame così solido e diffuso tra la popolazione, va detto, spesso riscontriamo una certa rigidità di pensiero e uno snobismo diffuso. Tanti, tantissimi, alla prima occasione non si tirano in dietro nel sostenere che il proprio tiramisù sia il migliore a priori, peccando in oggettività.
Possiamo dire che oggi si individuano due fazioni, quando indaghiamo il rapporto tiramisù-ristorazione: da un lato le insegne che propongono ricette di tiramisù più o meno sempre uguali a se stesse, mai rinnovate con il passare delle generazioni e, dall’altro lato, gli innovatori, che sperimentano tecniche e tecnologie, ingredienti nuovi e moderne modalità di presentazione. Il denominatore comune, praticamente sempre, è la gara a chi lo fa più buono, più autentico o più originale.
C’è chi lotta per unificare e tutelare l’origine
Forse non ne siete al corrente ma a Carbonera (TV) ha sede l’Accademia del Tiramisù, un’associazione culturale e enogastronomica (nata il 12 Aprile del 2011) che, ispirandosi ai principi di divulgazione storico-culturale-gastronomica, ha lo scopo di informare le vere origini geografiche e gli ingredienti autentici della ricetta tradizionale.
Nel sito dell’accademia https://www.accademiadeltiramisu.com/ sono contenute molte informazioni interessanti sull’origine, alcune curiosità, pubblicazioni e ricette.
Il Tiramisù sarebbe stato preparato per la prima volta nell’Ottocento a Treviso ma a dispetto di quanto si possa pensare iniziò a riscuotere successo solo a partire dagli anni '80 del secolo scorso quando il termine tiramisù comparve per la prima volta nel vocabolario Sabatini Coletti. I contesi con altre possibili origini sono ancora accesissimi, è anche il bello della cucina italiana! Siamo convinti che ciò che importa, alla fine, sia nobilitare questo dolce ogni volta lo si proponga a qualcuno.
Per quale motivo è bene avere il tiramisù in carta
Perché, nonostante sia “un classico”, dovreste avere in carta questo dessert?
Talvolta carpiamo, dagli stessi clienti, commenti sulla scarsa originalità che denotano alcune carte dei dolci… ma in pochi pensano che non far mancare un dessert così conosciuto ai propri ospiti significa garantirsi un’opportunità vendita. Vi diamo un dato, come prova: Tiramisù è la quinta parola italiana più conosciuta a livello internazionale, in ambito gastronomico, e la prima se parliamo di dolci. Insomma, averlo in carta è dovere e un asso nella manica… qualunque sia il vostro concetto di Tiramisù!
Alcune materie prime selezionate da Marchi spa
Dal nostro assortimento abbiamo selezionato alcune materie prime utili alla preparazione di un ottimo tiramisù da servire al ristorante.
• savoiardi tondi Icewer
• cream plus Debic
• tuorlo speciale elite Eurovo
• cacao amaro in polvere Barry Callebaut
• caffè in grani Marosticana
Vi lasciamo con un ultimo suggerimento: il 21 marzo è la giornata mondiale del Tiramisù (il Tiramisù Day), potreste proporre qualcosa di nuovo ai vostri clienti!